click

Una volta si scrivevano le poesie.
Una volta quando capitava qualcosa di straordinario e si sentiva l’esigenza di condividerlo col mondo si pubblicava un libro.
Adesso, click.

Però voglio provarci lo stesso. Sto bene come non stavo da parecchio tempo, esagero tutto, e vedo fiorellini, arcobaleni e unicorni.
In tutto questo casino, qualcosa mi ispira di nuovo. In realtà, più che qualcosa, qualcuno.
Più che qualcuno, qualcuna.
È una sciocchezza, mi sembra di essere tornato bambino da tanto poco ho per essere così allegro. E non ho idea di quello che farò. Seriamente, non ne ho la minima idea. Non so da dove cominciare, non so come continuare e non so cosa fare dopo. Ma il punto è che ho voglia, di cominciare.
Mi chiedo se il me stesso di anche solo due anni fa avrebbe scritto queste cose su internet, e mi rispondo che mi sento ridicolo a farlo anche adesso, ma come ho detto prima, click, non posso mettermi a pubblicare un libro.
Forse dovrei andare a dormire, data l’ora tarda che neanche Gandalf il Grigio, ma ho voglia di stare alzato a pensarti ancora un po’.
Bello come dal nulla si crei tutto.
Vedremo come va.

Che bella la vita.

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