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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

In terra e in mare

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Il ragno e il viaggiatore ascoltano il vento sulla collina, vedono la rondine che fa il nido e sorridono.

Ricordando

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Oggi è il 10 febbraio: lo stato italiano ha deciso che la giornata di oggi è dedicata al ricordo dell'esodo Istriano dopo la seconda guerra mondiale e dei morti delle foibe. Da quando esiste questa giornata, per la peculiarità di ciò che ricorda (ovvero un fatto storico con dimensioni diverse, anche notevolmente, a seconda delle fonti, largamente ignorato o nascosto dall'opinione pubblica fino ai primi anni duemila), è stata oggetto di simpatiche strumentalizzazioni. L'Istria è casa mia e lo sarà sempre, quindi è naturale che in una giornata come questa a me faccia rabbia ciò che è successo, ma è passato: la Storia è andata così, e lo scopo della giornata di oggi non è rinfocolare le braci di vecchi rancori, come dovrebbe essere ovvio. Quindi, cari fascisti, dovete smetterla di giustificare il vostro odio di merda " ricordando " gli esuli istriani e gli infoibati. Grazie.

Afterimage

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When I was six, my father went to work in Bandung Indonesia for some time, and we moved there with him. There, I attended an international school where I learned english and met people from all around the world. Among these people was Silas Skonnord (it's funny that I haven't known his surname for years): I remember the fun times we had together, I remember attending his birthday party and visiting his place, I remember hiding from teachers during breaks at school, I remember sharing thoughts about films we watched the evening before. He was the bad-ass that I wanted to be at that time, he was the coolest eight year-old guy for a seven year-old boy such as I was.  Then, I got back to Italy and we lost touch for years, until I found him on facebook in 2009: it's not like we talked lots (I think, in fact, we only talked like once since we "met" again), but it was nice to read (and hear: he was a talented singer) from him every once in a while. And now he

Groundhog Day

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Negli Stati Uniti, il 2 febbraio, a Punxsutawney, in Pennsylvania, si radunano tutti fuori dalla tana della marmotta Phil (ok, non è una marmotta, è un groundhog, che è tipo una marmotta ma non una marmotta): Phil deve uscire dalla sua tana. Secondo la tradizione, se vede la sua ombra (perchè è una bella giornata) e si spaventa, correndo di corsa nella sua tana (i groundhog non devono essere tanto in alto nella scala evolutiva, se si spaventano con la loro ombra), vuol dire che l'inverno continuerà ancora a lungo, se invece resta fuori la primavera è vicina. Quanto senso abbia tutto questo non lo so, anche se è lo spunto per lo splendido film con Bill Murray  Groundhog Day  (che da noi è stato intitolato, alla cazzo come al solito, "Ricomincio da capo"). Quello che so è che io, stamattina, la mia ombra non l'ho vista.