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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Polvere

Per arrivare alla cala dove teneva ormeggiata la barca, il viaggiatore doveva attraversare un promontorio brullo e polveroso. Ogni mattina si riempiva di una polvere sottile, che, mescolata al sudore, si appiccicava ai vestiti. Arrivava al mare e raggiungeva la barca a nuoto. Era una piccola barca a remi, grande abbastanza per appena due persone. In effetti, l'aveva costruita apposta per due persone.  Il viaggiatore, ogni giorno, pescava. Pescava col vento, con la pioggia, con la bonaccia o col Sole. Non pescava granchè, anzi, spesso tornava a casa a mani vuote, ma continuava a pescare, come aspettando una preda che non arrivava.  Ogni sera, di nuovo, il viaggiatore attraversava il promontorio e grattava via giornate spesso vuote sotto l'acqua calda della doccia.  Ogni volta, il viaggiatore dimenticava se' stesso aspettando il domani, tra sogni agitati e ricordi di un futuro mai abbastanza chiaro.

Echoes

Il Sole picchia forte, e il viaggiatore si asciuga il sudore dalla fronte. Gliene gocciola un po’ negli occhi, brucia e fa male. La pelle è secca, e il sale ha incrostato i capelli. I fili non si muovono, il mare è piatto come un olio. Fa in tempo ad arrivare il tramonto, con le nuvole rosa appena accennate sul cielo azzurro che arrossisce verso l’orizzonte. Lui torna a casa, stanco. La speranza vorrebbe averla trovata in mare. Apre la porta, si scrolla la polvere di dosso in corridoio e toglie le scarpe. La lampadina di fianco al letto si spegne con un click. “Domani”, sussurra, “domani.” Get your broom and sweep the echoes of yesternight's fallen freckles away!