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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

"noi diventiamo vecchi ma guardiamo sempre le stesse ragazze"

Da quanto tempo il ragno non aveva compagnia, nel suo anfratto buio? Da quanto tempo stava tessendo la sua tela intricata, monumento a una vita solitaria e indaffarata? Se ne era dimenticato. Era inverno o primavera? Autunno, forse? Davvero, se ne era dimenticato. Stiracchiandosi, zampettò fino al grumo di terra che chiudeva quasi del tutto la piccola cavità, e il Sole, filtrando, si stiracchiò a sua volta, illuminando l'umidità aggrappata alla ragnatela. Il ragno osservò soddisfatto il suo capolavoro e si diresse fuori. C'era un'aria strana, fredda ma frizzante. Probabilmente era ancora inverno, sì, ma volgeva al termine. Si arrampicò su un sasso vicino per scrutare il sottobosco, quando vide una meravigliosa cerva, con gli occhi color quercia e il manto lucido. Si muoveva furtiva ma leggiadra, come un tutt'uno con il manto di foglie ormai marce che ricopriva il terreno, in attesa che qualche sporadico croco andasse a punteggiarlo. Il ragno era lì, imbambola

la primavera è inesorabile

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Come saprete, oltre a questo blog ne ho anche un altro, che si intitola "Kill Ugly Radio", sul quale scrivo di musica. Questi pensieri forse sarebbero più in tema con quel blog, ma penso sia giusto condividerli qui. Ieri ci ha lasciati Francesco Di Giacomo. Francesco era il cantante del Banco del Mutuo Soccorso, probabilmente la più grande voce della musica italiana. Ho avuto la fortuna di ascoltare il Banco due volte nel corso degli ultimi tre anni, la prima nella tournée con le Orme e la seconda lo scorso ottobre, unplugged. Soprattutto, nel mio piccolo, Francesco Di Giacomo è stato una delle influenze e ispirazioni principali per ciò che ho scritto su questo blog. Uno dei personaggi più ricorrenti, il Ragno, l'ho pensato ascoltando proprio "Il Ragno" del Banco, e molte immagini di primavere ed estati le ho trovate nelle loro canzoni. La voce di Francesco mi ha sempre trasmesso emozioni che nessun'altro è riuscito a trasmettermi. Sono tr

"Vital Signs"

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Quotidianità grigia come questi giorni di pioggia che resta qui. Ho bisogno di sentire il Sole che mi accarezza il viso, il profumo dei fiori, la terra umida la mattina presto, la vita che ti sputa addosso mentre sudi, qualcuno a cui svegliarsi accanto. "There is no way this winter is ever going to end, as long as this groundhog keeps seeing his shadow. I don't see any other way out. He's got to be stopped. And I have to stop him." A noi due, allora, inverno. "Leave out the fiction.  The fact is, this friction  Will only be won by persistence.  Leave out conditions:  Courageous convictions  Will drag the dream into existence."