Il giardino senza fate #1

Pioveva.
"Piove."
"Piove."
Il viaggiatore, lentamente, legava i pali con della corda, mentre la pioggia gli gocciolava dal cappello sulla barba.
Il ragno lo osservava.
"Pensi di aiutarmi?"
"Cosa posso fare? Sono un ragno, nel caso te lo fossi dimenticato."
"Trovami dei chiodi."
Il ragno lo guardò, un po' stupito e un po' irritato.
"Per trovare i chiodi devo andare in città. E non nella città a Ovest, nella città a Nord. Quella grigia. E continuo ad essere un ragno, e l'unico che parlerebbe con un ragno sei tu."
"Pazienza. Presto avrò bisogno di chiodi. Vedi tu come procurarli. Io ho dei pali da legare. Sto imparando a fabbricare la corda, miglioro sempre di più, ma a un certo punto non basterà e ci vorranno i chiodi."
Il ragno scrollò la testolina bagnata, infastidito dalla pioggia che cadeva fitta.
"Va bene", disse, e prendendo una fogliolina e tenendola sollevata su di sè si avviò verso Nord.

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