Cross

Il Viaggiatore osserva l'altro lato dell'immenso lago, la città rumorosa strabordante di sogni alle spalle, la nebbia che separa le due rive. Poco più in là, un fumo lieve si sprigiona dai resti bruciati di un vecchio ponte. Il Viaggiatore cammina nel mattino umido verso nord-ovest, e si ritrova di fronte a un ponte costruito a metà.
"A cosa pensi?" chiede il Ragno.
"Al passato, Ragno. Forse dovrei ricominciare a lavorare a questo mezzo ponte."
"Viaggiatore... La metà di questo ponte che potevi costruire tu è finita. Da tanto. Non puoi più lavorarci, puoi solo aspettare che venga costruita l'altra metà. E sai bene che non dipende da noi. Dovresti, invece, cominciare a costruire un nuovo ponte, come io comincio a tessere una nuova tela."
"Ma come posso rassegnarmi a non vedere mai questo ponte finito, Ragno?"
"Non devi rassegnarti a non vederlo finito, devi solo accettare che qui e ora la seconda metà non c'è. Il punto non è finire il ponte, Viaggiatore, è raggiungere un luogo sull'altra riva."
"E come fai a sapere che costruire un nuovo ponte mi porterà dall'altra parte?"
"Semplice: non lo so. Ma mai non cominci, mai non lo saprai."
"E se le fondamenta fossero sulla sabbia? E se anche questa volta non riuscissi a finirlo? E se trovassi qualcosa che non mi piace dall'altra parte?"
"Viaggiatore, io tesso la tela: è nella mia natura farlo, non posso farne a meno. Tu viaggi. E per viaggiare, a volte, bisogna iniziare a costruire ponti verso l'ignoto."
"Ho paura, Ragno."
"Viaggiatore, mi hai insegnato tu a non avere paura. Vieni, poco più in là ho visto una spiaggia che sembra ottima per cominciare."
"Mi è rimasto solo poco legno per costruire... Come si fa?"
"Finchè potremo tornare in città ogni tanto, qualcosa ci inventeremo. Andiamo."
Il cielo è grigio, ma si alza un alito di vento.

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