ecce bombo

Il ragno era di cattivo umore, non perdeva neanche tempo a tessere tele, dato che la pioggia le inzuppava una dopo l'altra.
Contemplava il plumbeo grigiore della campagna, riflettendo sulla primavera non ancora arrivata. Scrutava l'orizzonte oltre le colline, corrucciato. All'improvviso, un bombo si avvicinò ronzando felice.
Al ragno dava quasi fastidio, nella sua felicità cicciona.
"Ehi, ciccione! Dove credi di andare?"
"Che domande, sono in cerca di delizioso nettare!"
"Guarda che è ancora tutto morto."
"Non credo... guarda quell'acacia, ad esempio."
Il ragno sollevò gli occhi, e vide un'acacia tempestata di meravigliosi fiori bianchi.
"Diamine! Hai ragione, non ci avevo fatto caso."
"Non è sempre così, Ragno? Quante cose ci sfuggono, ogni giorno? Quanti fiori sbocciati non vediamo?"
Prima che il ragno potesse rispondere, il bombo volò via.
zzzzzz.

Venne la sera, e il ragno era già più allegro.
La mattina dopo, immerso nel grigiore plumbeo esattamente come il giorno prima, scorse un fiore appena sbocciato.
Non sapeva cosa fosse, ma non aveva mai visto niente di più bello.

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