Jihad
Tutti voi che pregate per Parigi mi fate vomitare.
Non capite, non riuscite a capire che è solo colpa degli déi
che pregate se la gente muore, ogni giorno e ovunque.
Voi, che uccidete nel nome del vostro Corano nelle strade di
Parigi e tra le sabbie del deserto, e voi, che difendete i vostri crocifissi
nelle vostre comode case, mi strappate il cuore e mi manca il respiro per
riuscire a non odiarvi e provare solo rabbia nei vostri confronti.
Mi fate schifo, tutti.
Il giorno in cui l’ultimo tempio sarà crollato, masticato e
vomitato dal gorgo del tempo, il giorno in cui l’ultimo sacerdote sarà morto e
mangiato da vermi che venerano solo le sue carni marce, io sarò libero, e l’umanità
respirerà i venti gelidi e rinfrancanti dell’universo.
Ma oggi, la gente continua a morire e a me non resta che
rabbia, la rabbia nella quale mi devo rifugiare per non lasciarmi uccidere
dallo stesso odio che provate voi, vigliacca feccia dell’umanità, che nel nome
degli angeli sanguinari che hanno dettato il libro al vostro profeta strappate
padri alle figlie, madri ai figli, amate agli amati.
Io piscio sui vostri libri sacri, e sogno come si sognano le
carni di un’amante di poter pisciare sui vostri cadaveri, il giorno in cui la
terra vi inghiottirà come io inghiotto l’amore che mi toglie il respiro ogni
giorno.
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