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Sole di settembre

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Il bosco a fine estate lasciava sempre il Ragno incantato. D'improvviso, un raggio di sole riflesso catturò la sua attenzione. Era la cerva. Il Ragno la guardò, lontano com'era, osservò il suo manto chiaro e lucente, come illuminato da una luce nuova, come infuso di una serenità portata dal vento autunnale appena accennato. Sorrise, leggero.

"Time is still the infinite jest"

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Ho venticinque anni. In questo quarto di secolo ho fatto, visto e conosciuto più cose della stragrande maggioranza delle persone della mia età sulla Terra. Ho visitato tre continenti, ho vissuto in due di questi e ho imparato quattro lingue (e mezza, dai). Ho imparato un sacco di cose, mi sono appassionato a un sacco di cose, e proprio nell’ultimo anno la passione, mattoncino dopo mattoncino, diventa sempre più reale e tangibile. Alle volte, però, perdo un po’ la messa a fuoco e mi dimentico delle cose veramente importanti: le persone. Le persone sono, o dovrebbero essere, la cosa più importante per tutti: vorrei dire di essere grato, ma sappiamo che non credo nell’esistenza di un essere superiore a cui essere grato, quindi sono semplicemente felice che tutti quelli che ho incontrato facciano parte della mia vita. Ci sono alcune persone che nell’ultimo anno mi hanno donato felicità come mai ne avevo provata prima: una di queste persone non fa più parte della mia vita, ma t...

D'io

Solo con il mio respiro, con il rumore dei miei passi scricchiolanti sul sentiero, il suono del torrente accarezza dolcemente la mia piccola anima. É il verde delle montagne, la durezza delle rocce, la vita nell'acqua che scava lentamente la valle.  É l'uomo, l'uomo che tutto conquista, è la bellezza che tutto avvolge, c'è pace nei nostri cuori infranti, seppure, forse, per un solo, fugace, momento. Forse. Val di Giàf, 12/07/15

La Notte Trasparente

Viaggio verso Ovest, come sempre; verso il Sole che tramonta illuminandomi. Viaggio verso altri luoghi, come in passato e futuro. Viaggio verso altri mondi, verso la notte e la musica. Sono solo. Eppure sono gli altri a darmi conforto, a farmi sentire vivo, a far bruciare il fuoco che ho nel petto.  Il sorriso di bambino di chi bambino (forse) non è più, lo sguardo di due amanti, sono come gocce d'acqua nell'aridità di questi giorni (sì, colgo l'ironia di questa metafora in questi giorni d'inizio estate quasi autunnali). Viaggio, e l'aria fredda della notte mi fa sentire vivo. Alla fine, posso solo vivere, perchè la notte finisce. Zero Branco, 20/06/15 [ispirazione di Fabio, Mattia e Angela]

Emorragia

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Siamo i chirurghi di noi stessi. A volte sanguiniamo, e per fermare l'emorragia dobbiamo decidere come reagire. Alle volte, basta dell'anticoagulante. Altre volte, però, ci vuole un altro chirurgo. Spesso, lavorando di bisturi, ago, filo, e dita veloci, l'emorragia si ferma. Altre volte ancora, ci vuole uno scalpello. Uno scalpello per spaccare l'osso, per poter prendere le budella in mano, rivoltarle come calzini bagnati e trovare quel cazzo di taglio. E, ansimanti, chiuderlo. Lo scalpello, stasera, l'ha usato Mario.

Viaggiare #5

"Siamo arrivati al mare, Ragno." Il viaggiatore parlava osservando le onde infrangersi sulla battigia con gli occhi di chi in mare è cresciuto. "Forse la Morte, o chiunque essa sia, non arriverà." Il viaggiatore tirò fuori dalla tasca un dente di leone e se lo rigirò tra le dita. "Così bello, forte eppure fragile." "E quello da dove arriva?" "Non importa da dove arriva, importa dove conduce." Il ragno sospirò e scosse la testa: "E dove conduce?" "Non lo so." rispose il viaggiatore sorridendo. La luna brillava pallida mentre la brezza ghiacciata raffreddava loro le schiene. Viareggio, 30/04/15

Viaggiare #4

"Dove andiamo?" chiese il Ragno. "A Ovest." rispose il viaggiatore. Non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine del fiume con i ponti in fiamme, della città a sud, e la foresta, maestosa e oscura, a Nord. "Intendi fermarti?" chiese ancora il Ragno. "Mi fermo sempre, Ragno." Nuvole scure minacciavano il cammino, eppure il Sole non accennava a sparire, come a voler tranquillizzare i due viandanti. "Ma credo che la Morte ci farà di nuovo visita, prima di ripartire. E forse capiremo che non è la Morte." "Ogni tanto faccio fatica a seguirti, sai?" "Lo so." disse il viaggiatore, accennando un sorriso. Toscana, 30/04/2015