Il ragno e il viaggiatore camminavano, il ponte spezzato dal vento alle spalle, le nuvole sopra la testa. Il cielo faceva intuire che il sole sarebbe tornato a breve, eppure la pioggia e l'aria pungente continuavano ad infastidire i due amici. "Ragno, possiamo fermarci un attimo?" "Che succede?" "Sono stanco." "Come fai a essere stanco? Siamo appena partiti! Sei sicuro che sia tutto a posto?" "É che lo zaino pesa." "Lo zaino?" "Lo zaino." "Quant'è che non lo svuoti? Fammi vedere cosa c'è dentro." Il ragno zampettò sulla spalla del viaggiatore e dentro lo zaino, sporco ma quasi come nuovo, sparendo per un attimo. "E questo cos'è?" chiese. "Questo cosa?" "Apri lo zaino." Il viaggiatore appoggiò lo zaino a terra, lo aprì e vide il ragno piazzato su un grosso sasso nero. "Questo." "Ah... quello. É che è lì da così tanto ...