tempo e altre cose.
Con i capelli spettinati, mi guardo allo specchio e mi accorgo di assomigliare a mio padre. Così simili, ma così diversi. Stasera, di fronte a quelle nuvole rosa, sotto la pioggia, ho sentito gli alberi parlare, anche sopra il rumore della macchina. Fuori è bagnato, ma mi chiedo se non mi sto asciugando sempre di più, come una conchiglia spiaggiata. Ho una canzone in testa da tutto il giorno, e non l’ho ancora ascoltata. “Unchain my heart…” Vecchie foto di fantasmi che ogni tanto ritornano, quel vago sapore che non ti ricordi cos’è, e ti sembra tutto un po’ sconclusionato. Sempre quel sorriso.